È il secondo venerdì che torno a casa con un sorriso gigantesco!
Questa dimensione, l’autobus, è decisamente differente…!
È la magia del viaggio, entro il quale può succedere qualsiasi cosa..e si può raggiungere qualsiasi meta, presumibilmente inaspettata!
Tre signori del Bangladesh: uno zio e un nipote… e il cognato..tornano a casa dal lavoro, ma la stanchezza non gli impedisce di regalarci tre grandi sorrisi. Uno dei tre parla solo inglese anche se capisce un po’ di italiano, allora tento di imbarcarmi in un’arzigogolata discussione sul nostro mestiere di angeli, sulla difficoltà di trovare lavoro…sui giovani…
Le speranze di un ragazzo senegalese, appena approdato nella nostra matta città, si sente ancora spaesato e ci dice di non sentirsi accolto come vorrebbe! “Non mi piace questa città!”.. poi però nel parlare scopriamo che è un musicista, allora prende il cellulare e mette su un pezzo registrato da lui stesso. Ci fa dono della sua musica e la condivide anche col resto del bus… il novello disco-bus del venerdì sera..direzione corticella! Stanno lì ad ascoltare altri due signori algerini..sorridenti, disponibili..interessati.
D’improvviso, poi, ecco arrivare tre mamme con tre bimbi e i rispettivi passeggini e il resto della marmaglia… un manipolo di marmocchi scalmanati e divertentissimi..!
Per un attimo rimaniamo spiaccicati come pomodorini secchi sott’olio nel barattolo di vetro della conserva della nonna!!! Nell’ilarità generale dei bambini che osservavano questi giovani angeli districarsi nella bolgia infernale del trabiccolo danzante… cercando di resistere alle prodezze inclementi del cocchiere impazzito… si scatena una reazione inarrestabile di euforia! …e quel marmocchietto che prima sembrava quasi infastidito da queste presenze alate..adesso si presta ad un’improvvisazione musicale di fantasia senza eguali!! Lui alla batteria (tira su tutta la polvere della tappezzeria di quel sedile vetusto) io alla tromba… Siamo quasi ormai in via Rizzoli…rimane il tempo per abbozzare un discorso in una sorta di lingua inventata, ancora una volta immaginata - come quella musica che non esisteva ma che in quella dimensione aveva trovato il suo spazio per scrivere nuovi pentagrammi, quella specie di grammelot dal sapore vagamente afro, diventava un vero e proprio pidgin in cui sembrava che ci si capisse davvero!! Ci salutiamo allora nel nostro neo-dialetto arrivati alla fermata..e ognuno continua per la sua strada.
Ancora per poco più di mezzora si rimane a svolazzare in giro per le fermate di via Rizzoli…pian piano si raccoglie attorno a me e ad angelo Claire (mia compagna di svolazzamento per buona parte di questa avventura) un gruppo di signore che iniziano a parlare di piatti pugliesi… e prelibatezze calabresi…mentre dall’altro lato un paio di ragazzi assieme ad un’altra sorridentissima ragazza cominciano a parlare di vini…rossi, da carni arrosto succulente.. allo scoccare della mezzanotte li vedo salire sul cocchio di cenerentola, tutti insieme…appassionatamente…come una vecchia e navigata classe di liceo!!!
Che soddisfazioni sto venerdì ragazzi!! Proprio una gran serata..!
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