I primi voli...e chi se li scorderà? Chi si scorderà la fantastica sensazione di poter avvicinare uno sconosciuto e scambiare delle chiacchiere totalmente gratuite? Le ali mi han dato un lasciapassare per entrare nella sfera di intimità delle persone, per condividere le loro storie, mi hanno permesso di essere coinvolto emotivamente dalle loro emozioni. Bello quando qualcuno ti racconta una storia, e incredibile come si crea legame quando la storia è quella personale, carica di pathos e sguardi nell'indietro.
Avevo scordato questa sensazione, già provata in passato, ed è stato bello ritrovarla, per le strade di Genova. Mi ha spiazzato il fatto che alcune non vedevano l'ora di avere un angelo tra i piedi a cui raccontare le proprie sfortune, le giornate, le vite. Gente sola in una città sorda o bisogno di portare le proprie emozioni al di fuori delle cerchie affettive? Boh, comunque sia è stato bello.
Subito mi sono immaginato mille possibilità per queste nuove ali che mi ritrovavo sulla schiena. Il volo...osservare dall'alto le persone, le loro espressioni, come vivono questi non-luoghi che sono le fermate dell'autobus, quali relazioni vigono in questi spazi de-spazializzati, uno studio sociologico è d'obbligo. Differenze nel modo di vivere questi luoghi, nei motivi del passagio da queste zone d'ombra, a seconda della provenienza geografica, dell'età, dell'umore contingente...no no troppe variabili, niente studio sociologico, meglio valutare di volta in volta, raccogliere attraverso il volo le storie, una per una, troppo preziose per essere inserite in statistiche e dati quantitativi.
Ecco, forse ho trovato il mio personaggio, un raccoglitore di storie, mi piacerebbe molto anche se ancora non so come fare, e mi piacerebbe raccoglierle e poi restituirle...il come solo il tempo lo dirà.
Per il momento solo una soffice sensazione di gioia per questa esperienza, un regalo di cui ho dubitato finchè non l'ho aperto...
Grazie angeli
AngelStep
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