mercoledì 17 novembre 2010

My Way (Sid Vicious, 1977)

Venerdì 12.11.10...
una data come il conto alla rovescia...
3.2.1...
Via...
Rizzoli.
Solito posto.
Ore 22.
Dopo il riposo meritato intervallato da qualche missione estiva,
riparte quella invernale,
così anche io, in ritardo rispetto agli altri, rientro all'attività di base...
i bus, le fermate e voi... esseri umani;
ritrovo un po' di pennuti, tra cui uno inaspettato, Angel Neo,
di ritorno dalla missione africana...
nulla di nuovo...
lui è sempre uno spettacolo,
il resto...
autoctoni, trasferiti, immigrati...
differenti modalità, ma stesse attitudini umane,
continuate a diversificarvi, separarvi, classificarvi, giudicarvi...
senza capire che una barca funziona solo se funziona il gruppo;
in realtà lo avete capito da un pezzo,
ma anche in questo caso ne avete diversificato l'uso,
invece di globalizzarlo.
Ok, ognuno nelle proprie direzioni,
io resto, solo, in attesa della mia compagna di volo,
e come un buon vecchio diesel scaldo il motore,
mi metto a disposizione,
non "attacco bottone", ma aspetto che uno sguardo curioso mi sorrida,
ma niente,
i passanti... sguardo basso, casuale o voluto non importa,
chi è fermo in attesa è chiuso a riccio,
chi in amabili conversazioni intime,
chi isolato nelle sue cuffie;
sono quasi assopito in questo "nulla sociale",
quando un gruppo di giovani portoghesi attratto dalle mie ali decide
di soddisfare la propria curiosità
e mettere alla prova la mia natura angelica;
ne nasce una sfida dialettale e fantastica,
dove il sorriso e il buon umore sono i denominatori comuni,
boa sorte ragazzi!
Appena il primo gruppo "sociale e straniero" si allontana,
un omone dell'Atc mi comunica di dargli una mano,
gli autobus non passeranno per un po' causa manifestazione,
non ne conosce il motivo, ma sa che tutti i bus sono dirottati in via Irnerio,
quindi bisogna mandarli in Via Indipendenza...
dovevo immaginarlo fin dall'inizio,
questa è una delle serate... special...
invece di regalare sorrisi e intrattenere l'attesa,
per la prima volta devo cacciarli via tutti,
anzi... in quella Via...
Indipendenza appunto;
la situazione diventa quasi paradossale,
se non fosse che vi frequento da quasi 4000 anni
e quindi non mi sconvolge certo un blocco dei bus
e le relative reazioni umane;
nel frattempo è arrivata la mia compagna di volo,
Angel Lilith, avvolta da un boa,
che più che una sciarpa, come ha detto Angel Zac,
sembra una collana di mozzarelline...
le reazioni umane intanto continuano,
chi ringrazia,
chi si allontana,
chi sbuffa,
chi mi chiede chi, come, quando, dove e perché....
ma soprattutto chi, nonostante tutto,
non si fida e resta lì,
con un linguaggio del corpo
che non ci permette di evitargli quest'attesa inutile,
effetto collaterale del primo freddo?
Dopo una mezzoretta l'omone si ripresenta,
"ok, tutto a posto",
ce ne vorrà un'altra per riassestare la normalità,
ma la normalità non è il tema della serata;
15 minuti con Angelo Zac,
con cui ormai non volo più per motivi logistici,
ognuno di noi deve seguire i più giovani,
quindi, appena si può, ci regaliamo queste perle anomale;
come anomalo è l'approccio che mi fanno due ragazzi,
che poi si rivela un'altra piccola disfida:
uno dei due mi chiede se sono un vero Angelo,
se posso esaudire ogni desiderio,
se posso fargli fare un bel 6 al SuperEnalotto...
qualcosa mi dice che anche lui sa che tutto ciò che è materiale non è
mai di mia competenza
e subito dopo lui tira fuori la Domanda delle Domande:
come essere felici...
la disfida dialettale è alta e combattuta
e finisce a sorrisi e un buona fortuna ad entrambi.
Poco più di mezzanotte...
finita qui?
Sarebbe troppo normale e invece...
e invece due cittadini ci segnalano una ragazza
che hanno aiutato a rialzarsi dopo essere caduta...
è sola appoggiata al muro che maneggia il suo cellulare...
con un salve e un sorriso entro in contatto con lei,
mi permette di entrare nel suo mondo e iniziamo...
è un po' alticcia, ma sembra che il peggio stia passando,
faccio entrare in gioco Angelo Lilith,
il suo essere femminile la metterà più a suo agio
e forse ci permetterà di aiutarla;
intanto una giovane coppia sembra molto affascinata da noi,
dal nostra missione e dal nostro Laboratorio per Angeli,
Laboratorio per Angeli?
Ebbene sì cari esseri umani,
due volte l'anno,
ci mettiamo a disposizione di tutti coloro che vogliono mettersi alla prova
e capire se in realtà sono anche Angeli...
e lo facciamo gratuitamente in cambio del volare delle loro ali.
La coppia sembra proprio interessata,
la ragazza invece, quando arriva l'autobus,
non vuole più il nostro aiuto e il nostro accompagnamento,
sta decisamente meglio,
sto valutando di salire senza farci vedere e accompagnarla alla distanza,
ma la coppia giovane mi precede
e mi comunica che loro devono scendere alla stessa fermata...
il finale inatteso e inaspettato,
non solo persone sconosciute che diventano una squadra
e che si prendono cura del compagna/o in difficoltà,
ma due individui, forse angeli e, se sì, comunque ancora inconsapevoli,
volontari alla prima missione in incognito,
se son rose fioriranno...
ma qualcosa mi dice che li vedrò presto...
la loro partenza coincide con l'arrivo degli altri due pennuti in missione,
Angel Dust & Mar Angel,
sorridenti dopo aver accompagnato un gruppo di ragazzi diversamente abili
che hanno colorato l'autobus e i suoi passeggeri
con il loro cantare per tutto il viaggio...
e questa, forse, è la risposta migliore alla domanda delle domande:
come essere felici?
Con il proprio libero arbitrio cercare di fare diventare il proprio
viaggio uno dei tanti mattoni
che rinforzano il mondo migliorandolo continuamente;
come?
Cercando di soddisfare il più possibile il proprio egoismo e i propri sogni,
ma solo rispettando lo spazio, i sogni, l'egoismo
e il libero arbitrio altrui,
in altre parole...
che ognuno trovi la sua strada...
non solo senza disturbare,
ma anche e soprattutto integrandosi con quella degli altri.
Pace a tutti voi,
cari e amati Esseri Umani.

Angelo Flo

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Pace a tutti voi amati e cari Esseri Umani.
Pace, dove?
In Terra, nelle menti, nei cuori?
Nell’ordine:
auspicabile, non auspicabile e introvabile.

Io, come milioni e milioni di persone su questo pianeta…non ho pace, il motivo?
Indubbiamente per poca intelligenza, non ci sono altre spiegazioni.

Un essere umano intelligente si adatta all’ambiente, mica crede di adattare l’ambiente a sé,
un essere umano intelligente sa cosa lo fa stare bene e lo cerca, non cerca qualcosa se non è sicuro che lo farà stare bene,
un essere umano intelligente è per definizione raziocinante, pensante, ingegnoso e brillante..perfettamente incastonato nella realtà,
un essere umano intelligente valuta prima di agire, non agisce per poi valutare,
un essere umano intelligente si guarda le spalle, non si volta se non ha sicurezze,
un essere umano intelligente si identifica nei vincenti, non nei perdenti,
un essere umano intelligente vuole essere ammirato, non ammira chi vuole “semplicemente essere”,
un essere umano intelligente sa quando è il momento di andare, non se ne va quando è il momento di stare,
e soprattutto ...
un essere umano intelligente cerca di metterlo in quel posto piuttosto che rischiare … di prenderlo.

Ergo…
un essere o è “umano”o è “intelligente”.

E non c’è scelta.

A volte per diritto di nascita,
a volte durante il cammino,
spesso con stupore,
troppo spesso con rabbia,
ma sempre con gratitudine…ci accorgiamo del posto che occupiamo..
a ciascuno il suo.

Un essere stupidamente umano

Anonimo ha detto...

My Way era di Frank Sinatra e Sid Vicious se non fosse morto in maniera drammatica sarebbe stato un bassista da 4 soldi il grande era John Lindon alias Jonny Rotten che cantava: questa non è una canzone d'amore "This is not a love song", gli angeli alle fermate sono così non cantano canzoni d'amore sdolcinate ma ascoltano e fanno da specchio in una umana società intelligente e stupida ma che dovrebbe ritrovare la voglia di innamorarsi della vita.Cribbio

Anonimo ha detto...

Molto buone cose.

Anonimo ha detto...

Caro Angelo Flo, è sempre bello leggerti. Mi piacciono la sensibilità e la leggerezza con cui riesci a guardare il mondo e chi ti circonda. Mi piace il modo aperto, disponibile e privo di giudizio con cui ti poni. Mi piacciono la pace e i colori che riesci a trasmettermi.

E tu, caro essere "stupidamente umano".. quante certezze hai per considerti davvero uno stupido.
Non darti risposte, TU NON SAI TUTTO, accetta il tuo tormento come un dono, guardalo senza giudicarlo, apri il cuore e ascolta quello che ha da dirti.. forse ti sei costruito un personaggio che non ti appartiene, forse la tua visione del mondo è distorta.. Comunque sia, la tua unica certezza è il tuo tormento e lui potrebbe riportarti sul tuo cammino.. Pace a te, caro essere umano.