domenica 29 marzo 2009

REPORT DI ANGELUMBI

Serata di celebrazione del secondo compleanno degli angeli, sono in giro con Antonella, una delle nuove arrivate più in gamba.ho preso da chi ha fatto il turno precedente i cestini con le poesie che divideremo, uno lo terremo noi, uno Betta e Floppy.Atmosfera divertente e rilassante, è san valentino e ci sono molte coppie, ma anche molti gruppi di ragazze o di ragazzi che vanno fuori per festeggiare.Appena cominciamo ci avvicina un ragazzo apparentemente abbastanza alticcio ma innocuo, con chitarra acustica, che dice di avere un'oretta da trascorrere prima dell'arrivo del treno per tornare a treviso e ci vuole accompagnare con la chitarra durante la lettura delle poesie.dopo aver accertato che non sia inopportuno, facendogli provare ad accompagnarci per una poesia, ed aver notato il favore degli astanti, accettiamo la sua offerta, comprendendo anche che non vuole denaro.suona con noi qualche canzone e ci accompagna, passando alcuni minuti con noi e poi unendosi agli altri due angeli presenti, alternandosi fra noi e loro.Le poesie non sempre riusciamo a farle leggere, molto più spesso viene richiesta a noi la lettura. fino a quasi fine turno (23 e 30) non ci sono episodi particolari da segnalare.verso le 23 e 15 mi avvicina un uomo sulla cinquantina, dal cui aspetto si evince il fatto che viva per strada.ha una cocacola fra le mani, e mi parla con fare commosso. mi chiede aiuto,vuole sapere dove può andare per la notte, vuole andare in ospedale. l'avevo notato poco prima, ma non gli avevo rivolto ancora la parola, volevo capire che atteggiamento avesse. non è interessato alle altre persone, si rivolge direttamente a me, attendendo che termini di parlare con altre persone.capisco che l'ospedale non è una destinazione voluta per un problema contingente, ma qualcosa di più importante.vuole smettere di bere, perchè l'alcool lo sta uccidendo, ma non sa come fare.ci sediamo sui gradini del negozio di fianco alla vetrina di melbook store, con tutta la folla di gente che ci passa accanto. parliamo a lungo, almeno mezz'ora, e lui mi racconta che viene dalla polonia e che ha lavorato ma ora non sa che cosa fare. gli dò il libretto con tutti gli indirizzi utili per chi vive per strada, quello pubblicato dagli avvocati di piazza grande, e gli spiego accuratamente dove andare, in quali orari e che cosa fare. mi ascolta, ma insiste sul fatto che non vuole morire, e che non sa cosa fare, che vuole tornare in polonia, e nel dirlo piange spesso, mi tiene le mani ed io mi sento impotente.cerco di rincuorarlo, ed alcune persone accanto a noi ci notano e lanciano sguardi di comprensione. lui è perfettamente sobrio, e mi dice che andrà ai punti di ascolto che gli ho segnalato.mi dice anche che un signore prima gli ha comprato una cocacola e delle sigarette.non gli dò denaro, che non credo nemmeno di avere con me, in verità, perchè lo ritengo un gesto non adeguato alla nostra funzione, ma davvero fatico a salutarlo, anche se ho cercato di essere il più utile possibile.una nota davvero diversa per questo san valentino, questo incontro. considerazione personale: quando sono uscito per fare l'angelo, mi ero scordato che c'era la partita del bologna in tv, e mi rammarico di non esser stato attento a questo ed aver chiesto di fare il primo turno.dopo quest'ultima mezz'ora, torno a casa con un po' di vergogna per le cose futili che troppo spesso fanno parte della mia vita.

1 commento:

Anjo ha detto...

Bel report!
E' fantastico essere utili anche per queste persone che, normalmente, non hanno molti appigli...